ALUNNI CON ALTO POTENZIALE COGNITIVO

Accoglienza e gestione degli alunni con plusdotazione (giftedness) ovvero alunni con potenziale intellettivo al di sopra della media.

Cos'è

Esiste una forma di disagio, spesso trascurata e poco conosciuta, che è quella relativa alla plusdotazione (giftedness), ovvero alunni che hanno un potenziale intellettivo al di sopra della media. Avere un’intelligenza molto sviluppata o un talento particolare non significa necessariamente avere successo come individuo nella vita, negli apprendimenti e nelle relazioni. Spesso accade che i bambini e i ragazzi plusdotati vivano faticosamente la tradizionale realtà scolastica perché si ritrovano in contesti in cui le loro potenzialità non vengono riconosciute: accade infatti che venga posta l’attenzione su questi alunni solo perché assumono nel contesto scolastico un comportamento poco adeguato, faticano ad adattarsi alle regole della scuola, pur mantenendo un elevato rendimento scolastico. È stato rilevato che la percentuale per l’alto potenziale cognitivo si attesta intorno al 3% all’interno della popolazione scolastica su tutto il territorio nazionale. È necessario pertanto che la scuola adotti tutte le misure necessarie per andare loro incontro affinché non se ne disperda il potenziale.

La Nota Ministeriale n. 562 del 3 aprile 2019 invita la scuola a considerare tra gli alunni con BES anche quelli ad alto potenziale intellettivo. La decisione di inserire gli alunni ad alto potenziale intellettivo tra quelli con BES è appannaggio dei Consigli di Classe, o Team Docenti della Primaria che, in presenza di eventuali situazioni di criticità con conseguenti manifestazioni di disagio, possono adottare metodologie didattiche specifiche in un’ottica inclusiva, sia a livello individuale sia di classe, valutando l’eventuale convenienza di un percorso di personalizzazione formalizzato in un PDP (Piano Didattico Personalizzato).

La nota MIUR n. 5729 del 4 aprile 2019, volta a fornire chiarimenti in merito agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), dedica un paragrafo agli alunni plusdotati o “gifted children”. Gli alunni plusdotati hanno una modalità di apprendimento che li differenzia dai pari, anche da quelli più brillanti. Il concetto di plusdotazione riguarda, nella sua complessità, gli aspetti cognitivi, comportamentali e quelli legati alla personalità, condizionandone talvolta la socialità.

Rispetto all’area degli apprendimenti, i bambini e i ragazzi ad alto potenziale, generalmente, imparano più velocemente, precocemente e in modo qualitativamente differente dai loro coetanei. Alcuni sono competenti in molte aree, altri possono sviluppare un potenziale eccezionale solo in un’area d’interesse (es. materie scientifiche), ma sono generalmente comuni alcune caratteristiche quali:

● unprecoce e ampio sviluppo del linguaggio

● un’elevata abilità di ragionamento astratto e di problem solving

● un’ottima memoria, alti livelli di curiosità e di motivazione intrinseca ad apprendere

● alti livelli di energia motoria

● reazioni emotive intense al dolore, alla frustrazione e al rumore

● elevata sensibilità ed empatia

● alti livelli di perfezionismo

● difficoltà a regolare le proprie emozioni.

Quest’ultimo aspetto, in particolare, può rappresentare un ostacolo nel momento in cui devono modulare l’intensità dei loro vissuti interni e adeguare il proprio comportamento al contesto, condizionando le loro relazioni con i pari. Come conseguenza di quanto sopra esplicitato, gli alunni plusdotati potrebbero:

● annoiarsi molto facilmente

● impegnarsi solo nei compiti che trovano interessanti

● opporsi a eseguire attività routinarie

● essere scarsamente tolleranti verso la lentezza altrui

● avere difficoltà a gestire le proprie emozioni e non riuscire a creare relazioni positive con i pari per la diversità di interessi

Gli alunni plusdotati tendono solitamente a risolvere in un tempo veloce i compiti loro assegnati, passando il resto del tempo a distrarsi o diventando elemento di disturbo per la classe; la non adeguatezza di tali compiti, che risultano spesso troppo facili per loro, può determinare il disinteresse per qualsiasi attività proposta e la disaffezione verso la scuola che, in casi estremi, si traduce in abbandono scolastico. Molto spesso questi alunni infatti finiscono per incorrere nell’insuccesso scolastico. E’ per questi motivi che la scuola ha l’obbligo di adottare specifiche misure di intervento prendendoli in carico come qualsiasi altro alunno con Bisogni Educativi Speciali (BES) e personalizzando il loro percorso di apprendimento.

Come si accede al servizio

I genitori degli alunni già in possesso (o in via) di certificazione di plusdotazione, all'atto della prima iscrizione presso il nostro Istituto, dovranno mettersi in contatto con i Referenti dell’area inclusione (per la scuola primaria ins. SANTINA PARMEGIANI; per la scuola secondaria di primo grado prof. RICCARDO CIORBA) al fine di fissare un incontro conoscitivo per la condivisione delle informazioni necessarie per un inserimento ottimale, ma anche per rispondere ad eventuali dubbi da parte della famiglia.

Il Team Docenti/Consiglio di Classe accogliente, presa visione della valutazione depositata in segreteria, dopo un periodo di osservazione, in accordo con la famiglia e gli specialisti che seguono l'alunno, opteranno, valutando disciplina per disciplina, per una accelerazione e/o arricchimento e/o approfondimento del percorso formativo rivolgendo una particolare attenzione agli aspetti emotivo-relazionali dell’alunno.

Il tutto verrà formalizzato anche attraverso un Piano Didattico Personalizzato da redigersi in corso d’anno.

Contatti

Struttura responsabile del servizio

Altri contenuti che potrebbero interessarti